lunedì 5 maggio 2014

Docufilm - "Tim's Vermeer": come non riscoprire Vermeer, ma conoscere meglio l'America

È possibile scoprire il segreto della pittura di Vermeer? Quella sua resa stupefacente dei dettagli? Il mistero della sua luce? Non fornirà certo una risposta il Tim's Vermeer di Teller presentato al Toronto International Film Festival del 2013. Ma dico subito che il documentario è divertente oltre che educativo. Ora vi spiego perché.

Essendo proiettato in contemporanea alla mostra La ragazza con l'orecchino di perla, allestita a Palazzo Fava di Bologna e aperta fino al 25 maggio prossimo, pensavo che il film conducesse a qualche inaudita visione o scoperta sul genio olandese. Mi sono invece ritrovata immersa nella fantastica avventura di quel geniale inventore che è il texano Tim Jenison. Avreste mai pensato di poter correre su pattini a rotelle spinti da una ventola appositamente modificata sulla vostra schiena? O di giocare con una tarma elettronica che gira per la vostra stanza alla ricerca di luce? Se è questo che desiderate, rivolgetevi a lui. Di tempo libero oggi ne ha davvero tanto, dopo aver fondato la NewTek, Inc.

Ma Mr. Jenison ha sempre avuto un'ossessione inconscia che alla fine è esplosa: voleva capire la pittura di Vermeer, anzi dipingere un Vermeer, pur non avendo mai preso in mano un pennello.

Il nostro Tim arriva a elaborare la tua tesi (per nulla ignota a chi legga qualche testo di storia dell'arte): Vermeer avrebbe usato una camera oscura e uno specchio convesso per riprodurre con fotografica precisione i dettagli e la luce che tanto lasciano attoniti nei suoi dipinti. Oltre a fornirsi degli strumenti tecnici necessari, il geniale programmatore informatico decide anche di costruire manu propria la celebre Stanza della musica e di dipingerla. Naturalmente dopo aver ottenuto il permesso da Elisabetta II di osservare il dipinto da vicino a Buckingham Palace.

Per fortuna, il documentario ci accompagna in un'impresa condita da un sano senso di ironia (anche imbarazzo, a volte, per la verità; almeno a un occhio europeo). Quella stessa ironia che non può (mi dico) essere mancata all'americano consapevole di inseguire una privatissima passione amatoriale.

Ma sapete? Proprio le passioni Tim's Vermeer insegna a vivere. Ci ricorda anche che è utile rilassarsi in una vasca di acqua calda e arrivare al completo rilassamento perché certe intuizioni trovino luce. Niente di nuovo anche qui, d'accordo. Ma quanto si comprende di certi U.S.A.?

Se ancora non l'avessi fatto, correrei a vedere Tim's Vermeer. E ci porterei qualche giovane, avendo cura di spiegargli alcune cosucce in merito a certe peculiarità d'oltreoceano. Magari mostrandogli, molto semplicemente, I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck.

Abbondanti anteprime sono intanto visionabili su youtube.com. Buon divertimento!




(già qui: http://www.sulromanzo.it/video/docufilm-tim-s-vermeer )

Nessun commento:

Posta un commento