sabato 25 gennaio 2014

Programma MEDIA: Bando per il sostegno alla formazione nel settore audiovisivo

Non vi piacerebbe partecipare a un programma di formazione europeo? Come persone fisiche non potete proporvi, ma se siete parte di un ente che, in varia misura, ha a che fare col settore audiovisivo, ecco un'occasione firmata Unione Europea che può interessare voi e l'ente a cui siete legati. Sto parlando del bando per il sostegno alla formazione nel settore audiovisivo (EAC/S23/2013) inserito nel “sottoprogramma” MEDIA, che fa capo, come molti altri, al grande contenitore di Europa creativa.
L'invito è rivolto a chi vorrebbe acquisire maggiori informazioni e competenze professionali nell'ambito dei media, dallo sviluppo e produzione delle opere allo sfruttamento creativo del digitale, dalla sperimentazione di modelli imprenditoriali innovativi alle strategie di ampliamento del pubblico. La formazione includerebbe perciò anche aspetti quali le strategie di marketing e la gestione finanziaria.

domenica 19 gennaio 2014

Su "Pubblici infortuni" di Alessandro Piperno

Ci sono foto in cui appare col volto pulito e sottile, lo sguardo serio che sembra fissare un altrove, occhiali dalla montatura leggera che fa tanto intellettuale, giacca e (spesso) cravatta, ora un po' dandy ora un po' scholar. Ma in certi scatti lo si incontra più casual, sorridente e dolce, con un che di bambino anche. Alessandro Piperno ci mostra, insomma, un “doppio volto” nelle immagini in posa o rubate; un “doppio volto” che riconosciamo quando leggiamo in Pubblici infortuni (Mondadori, 2013) che è favorevole alla «vituperatissima torre d'avorio, purché ovviamente fornita di telefono e di ascensore» (come raccomandato da Nabokov), a cui aggiungerebbe, però, «un buon tabacco da pipa, una bottiglia di Oban, una scorta di Nutella e qualche cofanetto dei “Simpsons”». Alessandro Piperno è, dunque, per lo meno un bi-verso. Cosa di cui si è già accorto chi ha letto gli articoli oltre alle opere narrative dello scrittore romano classe 1972, ormai celebre quanto discusso (da me stimato) autore dei romanzi Con le peggiori intenzioni, Persecuzione e Inseparabili (tutti pubblicati per i tipi Mondadori rispettivamente nel 2005, 2010 e 2012).

lunedì 13 gennaio 2014

Invito UE per "Progetti di cooperazione europea"

Che la CE si preoccupi di sviluppare programmi culturali ad ampio raggio è certo un buon punto a suo favore. Ma, senza un'audience adeguata, gli sforzi di costruire un'Europa per via culturale rischiano di essere vani, come rischiano (e troppo spesso lo sono) di essere mal spesi i soldi messi a disposizione. 

Ecco allora i Progetti di cooperazione europea (EAC/S16/2013). Nel bando leggiamo ad altissima frequenza la parola “pubblico”, che la UE mira ad ampliare e diversificare attraverso le più varie strategie. È chiaro infatti che le attività unionali necessitano di una maggiore visibilità, e questa può essere garantita solo dall'efficacia e capillarità delle attività promozionali (da mostre e festival a un ampio e innovativo sfruttamento della rete).

lunedì 6 gennaio 2014

L'Unione Europea pubblica la call per i Progetti di traduzione letteraria

Pubblicato anche l'invito a presentare Progetti di traduzione letteraria (EAC/S19/2013), nell’ambito delle iniziative promosse dall’azione Cultura del Programma comunicatario Europa creativa.
Riservato agli Stati CE ma anche ad altri tra cui Svizzera e Paesi EFTA, per il Programma Europa creativa l'intento è sempre quello di sostenere la circolazione, la promozione e la distribuzione (anche attraverso il digitale) della migliore letteratura europea, oltre che di incrementare il profilo dei traduttori. La loro biografia dovrà, infatti, corredare l'opera candidata. Per i vincitori, la possibilità è di accedere al budget di 3.575.537 EUR messo a disposizione dall'Unione Europa.
Le organizzazioni (con personalità giuridica da almeno due anni) che intendano farsi avanti, potranno inviare testi sia cartacei sia digitali, le cui lingue d'origine e destinazione siano ufficialmente riconosciute dei Paesi partecipanti al Programma. Via libera anche alle traduzioni dal greco e dal latino.
Si richiede però che i testi appartengano al genere narrativo, che – per l'UE – spazia dal romanzo all'opera teatrale al fumetto. Non saranno dunque ammessi autobiografie, biografie o saggi, qualunque soggetto e angolatura essi propongano.
Verranno invece accettati estratti di opere narrative tradotte per i cataloghi degli editori, al fine di sostenere la promozione della vendita dei diritti in Europa e non solo.

venerdì 3 gennaio 2014

"Suicide note from Palestine": Nabil Al-Raee e il Freedom Theatre di Jenin



Prima di tutto, voglio ricordare i loro nomi: Christine Hodali, Milad Qunebe, Ahmed Alrakh, Alaa Shehada, Saber Abu-Ashreen, Anas Arqawi, Micaela Miranda, Nabil Al-Raee. I primi sei attori, gli ultimi due registi di Suicide Note from Palestine, la pièce teatrale ispirata a Psicosi delle 4.48 di Sarah Kane erappresentata lo scorso luglio (ma è bene ricordare) nell'ambito del festival Cuore di Palestina organizzato dai “Teatri di vita” di Bologna.
La città emiliana ha offerto un palcoscenico alla prima europea di questa produzione del Freedom Theatre, il “teatro della libertà” che ha sede nel campo profughi di Jenin, in Cisgiordania.
Il titolo parla da sé: tra teatro fisico e videoarte, l'opera racconta allegoricamente la storia della Palestina e come è vista dalle giovani generazioni dei territori occupati.

"Uno psicologo nel lager" di Viktor Franzl: guida alla "malattia da filo spinato"

Non è un romanzo, il volumetto Uno psicologo nel lager di ViKtor Frankl pubblicato da Ares nel 2011. E nemmeno solo una di quelle testimonianze sui Lager cui siamo forse, ahimè, fin troppo abituati. Straordinarie alcune certo, e preziose per la maggior parte: offrono documenti storici essenziali per gli specialisti e raccontano vicende umane capaci di rivoluzionare la visione del mondo del lettore, riscuotendone il senso di responsabilità politica e morale. Se adottiamo uno sguardo più ampio, ci accorgiamo che si tratta di una guida contro la "malattia del filo spinato".
Certo fu scritto – meglio, dettato dalla voce rotta e commossa dell'autore – in soli nove giorni all'indomani della liberazione dal lager, dopo che Frankl aveva appreso dello sterminio della sua famiglia.
Ma Uno psicologo nel lager è molto più di un “testo della memoria”. Perché Viktor Franzl è uno psicologo, fondatore della “logoterapia”.
E alla psicologia già si era avvicinato prima della sua reclusione. Franzl dunque visse il lager nazista da uomo sensibile alle ricadute sulla psiche degli eventi più abnormi dell'esistenza. E in un tempo come il nostro, post-fluido, confuso, disorientato, così drammaticamente insidiato dalla depressione, il suo esile e come appena tratteggiato racconto, così come la sua interpretazione di quanto si è succeduto nella psiche della maggior parte dei detenuti nei campi di concentramento o di sterminio nazisti, risulta quanto mai attuali. La sua sensibilità, profonda e vitalissima, ha avuto il coraggio di vedere” lo stravolgimento dell'umano nel cui rischio sono incorsi coloro che nei lager dovettero tentare di sopravvivere.

Tra mito della democrazia e oligarchie, secondo "Intervista sul potere" di Luigi Canfora e "La felicità della democrazia" di Zagrebelsky

Non so (o forse sì) perché oggi sento l'urgenza di parlare di un incontro a cui ho assistito l'estate scorsa. Forse per il titolo: Democrazia e oligarchie. Faceva parte della rassegna bolognese Stasera parlo io all'Archiginnasio, organizzata dalla Libreria Coop Zanichelli in collaborazione con la Biblioteca dell'Archiginnasio, nel cui elegante palazzo cinquecentesco progettato dall'architetto “Terribilia” (vero nome Antonio Morandi) si sono susseguiti incontri-dialogo tra autorevoli scrittori e intellettuali.
A me è capitato di esserci quando erano presenti Luciano Canfora e Gustavo Zagrebelsky. Coordinatore Giuseppe Laterza: Canfora ha in effetti pubblicato Intervista sul potere per Laterza nel maggio 2013, e per la stessa casa editrice Zagrebelsky (con Ezio Mauro) ha dato alle stampe nel 2011 La felicità della democrazia. Un dialogo.
Ricordo la voce sonora, lo spirito arguto e il vivace senso dell'umorismo del filologo e storico classico alternarsi alle riflessioni del giurista, tra richiami al mondo antico, riflessioni storico-filosofiche e inevitabili agganci ora gravi (Zagrebelsky) ora comico-satirici (Canfora) alla ben nota crisi politico-economica non solo italiana.