lunedì 24 febbraio 2014

Importante “call for proposal”: all'UE servono piattaforme culturali

Oggi parliamo di piattaforme europee, prendendo spunto dall'omonimo bando che, anche stavolta, attingo al Sottoprogramma Cultura di Europa Creativa. In questo caso, si punta palesemente alla valorizzazione del digitale, sul cui utilizzo innovativo, per la verità, l'UE insiste a ogni pie' sospinto. Del resto, senza la rete è impensabile l'ampliamento e la diversificazione del pubblico che la CE sta cercando di sviluppare.
Sotto questo aspetto, infatti, il panorama è piuttosto avvilente. Segno che una cultura (e dunque una coscienza) europea è davvero di là da venire. L'ho capito assaggiando o immergendomi nei siti nati grazie al co-finanziamento UE. Per fortuna l'Europa è ostinata, perché non so voi, ma io ho sete di sapere cosa accade non solo nel mondo, bensì anche nel mio continente e nei suoi immediati dintorni.

giovedì 20 febbraio 2014

Consigli flash: "Brevi incontri" di Irene Bignardi, l'arte di intervistare il cinema

Volete incontrare Fellini, che, quando voleva negarsi, fingeva di essere la sua donna di servizio? O l'affascinante, e sordo, Truffaut, ansioso più che mai di vita proprio mentre la malattia lo divorava? O il tormentato Henry Roth che, dopo la morte della moglie, intrappolato nel blocco dello scrittore, si ritira nel suo eremo-cappella funeraria? O forse preferireste Jean Marais, che lottò contro la sua "vocina" naturale e vinse la battaglia, conquistando a forza di sigarette la sua inconfondibile tonalità profonda?
Leggete allora Brevi incontri di Irene Bignardi (Marsilio, 2013), la nota ex-critica cinematografica della «Repubblica» che ha appena rivisto e raccolto in un volume le sue migliori interviste ai protagonisti del cinema internazionale e non solo. In copertina la vediamo accanto a Borges, in una foto che ben riflette una delle qualità più apprezzabili del libro: l'atteggiamento aperto, sorridente e ammirato della giornalista, spalla contro spalla (metaforicamente, in autentico contatto) con l'intervistato.

lunedì 17 febbraio 2014

UE: Bando “Reti Europee” per una progettualità innovativa


Se tra i nostri lettori esistono operatori e organizzazioni culturali, ecco un bando interessante. Si tratta di European Networks (Reti Europee, EAC/S18/2013), l'ennesimo invito incluso nel grande contenitore di Europa Creativa.
Il suo scopo è selezionare reti strutturate di organizzazioni con sede in almeno 15 diversi Stati Membri e interessate a lavorare a livello transnazionale.
A quale scopo? Condividere informazioni ed esperienze, progetti e know-how.
Il fine ultimo? Promuovere la crescita professionale e una progettualità innovativa ed efficace.
Tra i punti di maggior rilievo, come sempre nella politica culturale della UE, troviamo la valorizzazione delle opportunità offerte dal digitale in vista dell'onnipresente target “ampliamento dell'audience”. Audience: vera e propria parola d'ordine della CE, che al riguardo ha steso un documento di linee guida utili.

martedì 11 febbraio 2014

"Golda ha dormito qui" di Suad Amiry: voci palestinesi da Gerusalemme

Sono palestinesi le voci che ci raggiungono attraverso le pagine dell'architetta e scrittrice Suad Amiry, cresciuta tra Amman, Damasco, Beirut e Il Cairo, e ora residente a Ramallah. E palestinese è la stessa autrice di Golda ha dormito qui (Feltrinelli, 2013, traduzione di Maria Nadotti). Sono voci che ci giungono in frammenti, come sottratte l silenzio a cui presto ritornano, grazie al riserbo di una scrittrice che, con tatto e delicatezza, non può o non vuole indugiare sulla sofferenza bruciante e privata dell'espulso dalla propria casa e dalla propria terra.
Del resto ha sempre voluto far ridere, Suad Amiry, che è riuscita a concederci istanti di ironia anche in questo romanzo duro. Di certo non ha ceduto al voyeurismo morboso di chi ama immergersi nella disperazione e devastazione altrui. Del popolo palestinese, in questo caso. Come si è sempre rifiutata di ricorrere a toni aspri e ambigui, rivelatori di un rancore malcelato o di un'ansia più o meno pressante di risarcimento.
Suad Amiry conduce fino a noi voci palestinesi attraverso lo spazio che ci separa da quella complessa e per molti versi assurda realtà che è Gerusalemme, anzi Gerusalemme est (ebraica) e Gerusalemme ovest (palestinese): zona già segnata da scontri, violenze ed espropriazioni, e martoriata dopo la guerra dei Sei Giorni (1967). Fu allora, infatti, che Israele decise di ampliare la zona ebraica della Città Santa, espandendola in una sorta di semicerchio verso sud, est e nord; un semicerchio che tra l'altro includerà la Old City e molti villaggi palestinesi, cresciuti nel frattempo fino a divenire veri e propri agglomerati urbani.

lunedì 10 febbraio 2014

L'UE apre una consultazione pubblica sul diritto d'autore


Il percorso è stato lungo, ma forse nella primavera del 2014 si arriverà a una nuova legislazione europea sui diritti d'autore, dopo la consultazione lanciata dall'UE che chiuderà i battenti il 5 marzo 2014. In quest'occasione tutti – da stakeholder a consumatori, da case di produzione ad artisti, da organizzazioni private ad autorità pubbliche – possono offrire il loro contributo in vista della tanto attesa revisione delle norme sul copyright.
La volontà c'è e sembra buona, se leggiamo le parole del Commissario del Mercato Interno e dei Servizi Finanziari Michel Barnier: «La mia visione del diritto d'autore è quella di uno strumento moderno ed efficace che sostenga la creatività e l'innovazione, permetta l'accesso a contenuti di qualità, anche a livello transnazionale, che incoraggi gli investimenti e potenzi la diversità culturale. La nostra politica sul diritto d'autore nell'UE deve stare al passo coi tempi», cioè con l'era digitale.

sabato 8 febbraio 2014

Bando UE “Performigrations: la gente è il territorio”


Quello di Performigrations:la gente è il territorio non è un bando facile. Forse anche per questo la data di scadenza è stata posticipata dal 21 gennaio al 7 febbraio 2014. Eppure dà l'idea delle ambizioni più nobili e interessanti dell'UE. Portarlo a compimento permetterebbe di compiere un viaggio nell'universo dei migranti.
Perché «ogni migrante è un performer, un interprete, qualunque sia la ragione che dà origine al movimento», afferma ElenaLamberti, docente di Lingue e Letterature Straniere presso l'Università di Bologna. Nella sua intervista che consiglio di leggere con attenzione, la stessa sostiene che «ogni cambiamento di luogo porta le persone a ripensarsi nel nuovo territorio, a mettersi in gioco e a recitare una nuova parte. Per questa ragione la carta geografica non corrisponde al territorio reale: la gente è il territorio e la gente è in movimento. Per la stessa ragione, l’Europa è molto più di uno spazio geografico: è uno spazio di storie che valicano i confini geografici».

Infodays sui Bandi di Europa Creativa nelle città italiane


Non so voi, ma io non sono potuta andare a Bruxelles il 29 gennaio per l'Infoday Culture and Creativity: Europe`s regions and cities making a difference [Cultura e creatività: le regioni e le città europee che fanno la differenza]. Un vero peccato, perché ci sarebbe stata forse l'occasione per assistere a Las Minas Flamenco Tour, spettacolo spagnolo destinato a girare il mondo nel 2014. L'Unione Europa ha infatti, valutato il flamenco come una best practice di iniziativa culturale, in quanto capace di favorire lo sviluppo economico locale.
Mi sono anche persa Roma, dove il 19 dicembre all'Auditorium del MAXXI si è tenuto il primo infoday nazionale sul Sottoprogramma Cultura di Europa creativa.
Ma non mancherò alla serie di incontri informativi che inizieranno a Bologna il 5 febbraio. Poi sarà la volta, come già annunciato, di Firenze.