Se
tra i nostri lettori esistono operatori e organizzazioni culturali,
ecco un bando interessante. Si tratta di
European Networks
(Reti
Europee,
EAC/S18/2013), l'ennesimo invito
incluso nel grande contenitore di Europa
Creativa.
Il
suo scopo è selezionare reti
strutturate di organizzazioni
con sede in almeno 15 diversi Stati Membri e interessate a lavorare a
livello transnazionale.
A quale scopo? Condividere informazioni ed
esperienze, progetti e know-how.
Il fine ultimo? Promuovere la crescita professionale e una progettualità innovativa ed efficace.
Il fine ultimo? Promuovere la crescita professionale e una progettualità innovativa ed efficace.
Tra
i punti di maggior rilievo, come sempre nella politica culturale
della UE, troviamo la valorizzazione delle opportunità offerte dal
digitale
in vista dell'onnipresente target “ampliamento dell'audience”.
Audience:
vera e propria parola d'ordine della CE, che al riguardo ha steso un
documento di linee guida
utili.
Quanto allo specifico del bando, si richiede che ogni organizzazione candidata lavori nel settore culturale e/o creativo da almeno due anni.
Si parlava però di “reti”,
la cui parola non deve spaventare. Per entrare a farne parte, è
sufficiente proporsi come potenziale partner registrandosi presso il
sito ProgrammaEuropa per i Cittadini,
che permette anche di accedere a un database
di altri partner potenziali, o su @CreativeSpace.
Quali proposte sono presentabili in sede di candidatura? Come recita il bando Reti Europee:
- meetings e workshop per lo scambio di informazioni;
- analisi comparative su politiche e programmi per lo sviluppo delle conoscenze e competenze;
- preparazione di newsletter e database per gli operatori culturali.
Per
gli operatori e le associazioni intraprendenti e animate da seri
intenti progettuali, alla ricerca di confronti, crescita e contatti,
Reti
europee
mi sembra un'opportunità importante. L'UE
interverrà finanziando fino all'80% del budget, puntando di nuovo
sulla professionalizzazione
e internazionalizzazione
delle attività dei suoi Stati Membri, in nome di una cultura europea
ancora in gran parte da costruirsi e il cui sviluppo sarà
inevitabilmente intrecciato alla crescita economica e sociale del nostro continente.
Nessun commento:
Posta un commento