A
Bologna esiste una piccola biblioteca molto speciale: La
Casa di Khaoula.
Non è né la Salaborsa
né l'Archiginnasio:
il suo scopo è educare
all'interculturalità.
Purtroppo, molti cittadini non la conoscono, anche perché è situata
nel Quartiere
Navile,
circondata quasi dal nulla. Insomma, non è in pieno centro. È
invece vicinissima al Quartiere
Bolognina,
oggi zona ad alto tasso di immigrazione.
La
biblioteca prende il nome da una bambina marocchina di 10 anni.
Accadde che Khaoula si
trasferisse alla Bolognina con la famiglia, dove, però, non riusciva
a trovare luoghi in cui studiare. Chiese allora al Quartiere Navile
se lì per caso vi fossero spazi disponibili. La sua richiesta non si
perse nel vuoto: col tempo, fu presa la decisione di creare una sala
di lettura per bambini nel parco dell'Ippodromo Arcoveggio.
Nacque
così La Casa di Khaoula,
dove oggi i giovani studenti possono trovare libri e CD-rom
in varie https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=3640579417817707130#editor/target=post;postID=2031653044649704897;onPublishedMenu=posts;onClosedMenu=posts;postNum=0;src=postnamelingue o partecipare ad
attività ricreativo-educative. Gli insegnanti e le famiglie hanno a
disposizione un serbatoio di materiale relativo all'educazione
interculturale cui attingere. È stata anche attivata la
collaborazione con le scuole.
Per
gli adulti, a cui è riservato il secondo piano dell'ex-scuderia
ristrutturata, la biblioteca ospita
spesso anche incontri (da presentazioni di libri a conferenze a
proiezioni video). La Casa di Khaoula
è, dunque, entrata a far parte della rete di luoghi in cui si fa
cultura per tutte le fasce d'età.
Da spazio per svolgere i compiti si è trasformata in centro
di integrazione culturale e promozione dell'interculturalità.
Col
tempo le sue iniziative si sono moltiplicate: si organizzano
laboratori, gruppi
di lettura come Avamposto
di lettura fuori legge,
doposcuola, corsi di italiano per adulti; sono state predisposte
postazioni internet utilizzabili in modo gratuito; vengono pubblicati
periodicamente aggiornamenti e bibliografie
tematiche.
La
biblioteca nata grazie allo spunto offerto da una bambina marocchina
che voleva solo poter fare i suoi compiti, è un bell'esempio di come
si possa incidere sulla vita di quartieri altrimenti abbandonati a sé
stessi grazie a interventi mirati. Ed è un esperimento riuscito: è
il profumo di una
cultura attiva nata dal desiderio di far esprimere e dialogare tra
loro culture differenti quello
che si respira nella Casa
di Khaoula.
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