Leggete Iperborea, Keller, Lapis, Zandonai e Del Vecchio, che hanno vinto il Progetto di Traduzioni Letterarie 2013 (promosso dall'Unione Europea) a nome dell'Italia. Sono case editrici che, sebbene alcune più note di altre, e di là dal valore rimarchevole delle loro traduzioni, pubblicano spesso perle altrimenti introvabili o di difficile accesso. Trasudano raffinato gusto letterario e passione per testi di altissima qualità che andrebbero promossi, sul nostro mercato nazionale, con maggior entusiasmo. Anche per questo siano, dunque, benvenuti certi riconoscimenti, capaci di illuminare gli angoli preziosi ma poco illuminati in cui si fa vera cultura, misconosciuti se non dai curiosissimi capaci di scovarli.
Iperborea, Keller, Lapis, Zandonai e Del Vecchio hanno ottenuto il riconoscimento UE per le migliori traduzioni (da una lingua europea a un'altra) di opere considerate di alto valore letterario, ricevendo finanziamenti per un ammontare di 117.668,00 euro da utilizzarsi per future attività editoriali, incluse distribuzione e promozione delle opere anche in formato digitale. L'anno precedente avevano vinto il bando solo Zandonai e Voland. Il 2013 segna un indiscutibile progresso.
Tutto ciò grazie al Programma Cultura 2007-13, sostituito ora da Europa Creativa che ne prosegue gli obiettivi seppure in forma diversa. Anch'esso prevede, infatti, una sezione dedicata ai Progetti di Traduzione Letteraria (EAC/S19/2013). Anzi la call per i Literary translation projects è già stata lanciata. Comunicata anche la scadenza: il 12 marzo 2014.
Per le case editrici pronte a scendere in campo per finanziamenti previsti di 575.537 EUR, ecco il link in cui trovare il bando da poco pubblicato.
A proposito, siamo felici di leggere che sono ammesse alla competizione traduzioni dal latino e dal greco.
Sembra insomma che l'Unione Europea intenda sviluppare il mercato editoriale comunitario, si sforzi in direzione dello scambio interlinguistico e interculturale, senza tuttavia dimenticare le radici degli attuali cittadini dei suoi Paesi Membri (e le case editrici che a quelle radici dedicano il loro impegno).
Sembra insomma che l'Unione Europea intenda sviluppare il mercato editoriale comunitario, si sforzi in direzione dello scambio interlinguistico e interculturale, senza tuttavia dimenticare le radici degli attuali cittadini dei suoi Paesi Membri (e le case editrici che a quelle radici dedicano il loro impegno).
(già pubblicato, con varianti, qui : http://www.sulromanzo.it/blog/iperborea-keller-lapis-zandonai-e-del-vecchio-vincitrici-italiane-del-progetto-di-traduzioni-le)
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