È l'editore Maurizio Corraini il vincitore della seconda edizione del Premio BOP (Bologna Prize per il miglior editore per ragazzi dell’anno) che si è celebrato lunedì 24 marzo alla Bologna Children's Book Fair, aperta fino a giovedì 27.
La
Fiera dell'editoria per l'infanzia e l'adolescenza, giunta alla sua 51a edizione si è assicurata un indiscusso prestigio internazionale al punto da rappresentare un appuntamento imperdibile per gli operatori mondiali del settore.
Josephine, Patricia Hruby Powell e Christian Robinson, U.S.A. (Non Fiction, Menzione) |
Tra
padiglioni espositivi in cui non si rischia di perdersi solo grazie a
una segnaletica puntuale, la Book Fair ha subito aperto i battenti
con una giornata intensissima di incontri e mostre, e con le prime
premiazioni. Già
annunziati i vincitori e i menzionati del Bologna
Ragazzi Award
(che si vorrebbero leggere e guardare in
toto),
per la prima volta lunedì sono stati resi noti dal Presidente di
Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, i vincitori del Bologna
Digital Award
e del BOP, che premia il miglior editore per l'infanzia
e l'adolescenza
sulla base della creatività e della qualità delle scelte.
Le Noël de Marguerite, India Desjardins e Pascal Blanchet, Canada (Premio Fiction) |
Suddiviso
in sei sezioni, per area geografica (Europa, America del Nord,
America Centrale e
del Sud, Oceania, Africa, Asia), il Premio ha
visto salire sul palco Marzia Corraini, che, in un clima internazionale già caldo e amichevole, si è lasciata scivolare dalle mani la targa che vincitori più giovani hanno ritirato rossi in viso, emozionati, magari sollevandola verso alto per l'entusiasmo. C'è chi si è presentato anche con cappellino di lana in testa, destando un po' di sconcerto tra gli astanti, come uno dei giovani e felici rappresentati della Pastèque canadese, casa editrice vincitrice per il Nord America. Ma nessun reale imbarazzo nell'allegria generale.
La
Bologna Book Fair è un
appuntamento per operatori del settore per studiare le nuove tendenze
e scambiare copyright, oltre che per usufruire delle Master Classes
in cui si condividono e discutono le ultime novità. Ma è anche
un'occasione per il pubblico più eterogeneo per recuperare
quello sguardo infantile capace di vedere e cogliere attraverso
l'intuizione.
La
cerimonia di premiazione è stata infatti preceduta da un'ora di
presentazione di silent
stories:
storie fatte di sole immagini capaci di raccontare, anzi di
trasformarci in creatori di una storia, grazie all'intensità e alla
forza delle illustrazioni di altissimo livello. È stato un tuffo
nell'infanzia.
Una riscoperta della capacità di guardare, di essere
sorpresi da linee e colori, di sentire esplodere e svolgersi storie
grazie alla potenza comunicativa di tavole disegnate secondo i più
diversi gusti e le più varie tecniche. Ho visitato la mostra
degli illustratori
solo spinta dal fascino di quelle immagini, proiettate sullo schermo
al centro della sala chiamata, per l'occasione, Caffè
degli Illustratori.
Un'esperienza che vorrò ripetere.
Non
solo valorizzazione della tecnologia e del mondo interattivo delle
app, dunque, a Bologna.
Silent stories, Bologna Children's Bookfair 2014 |
Silent stories, Bologna Children's Bookfair 2014 |
Del
resto, tutta la città è coinvolta in questa settimana
internazionale: dai musei alle biblioteche è un fiorire di
iniziative per un pubblico giovane ma non solo.
Senza contare la Prima edizione della Settimana del Libro e della Cultura per i Ragazzi, legata a Non ditelo ai grandi, bellissimo titolo (ereditato dal saggio sulla letteratura per l'infanzia del Premio Pulitzer Alison Lurie) scelto per gli oltre 200 incontri con autori, laboratori e spettacoli dedicati ai bambini e agli adolescenti e ospitati nel padiglione 33 della Fiera.
Senza contare la Prima edizione della Settimana del Libro e della Cultura per i Ragazzi, legata a Non ditelo ai grandi, bellissimo titolo (ereditato dal saggio sulla letteratura per l'infanzia del Premio Pulitzer Alison Lurie) scelto per gli oltre 200 incontri con autori, laboratori e spettacoli dedicati ai bambini e agli adolescenti e ospitati nel padiglione 33 della Fiera.
Do not open this book!, Fatima Sharafeddine e Fereshteh Najafi, Emirati Arabi Uniti (New Horizons, Menzione) |
Un'ultima
piacevolissima nota: il
paese ospite d'onore è il Brasile, per il quale il 2014 non è un anno speciale solo dal punto di vista calcistico. Una serie di iniziative saranno organizzate per diffondere la conoscenza della diversità e ricchezza del Paese, forse l'unico davvero multiculturale che esista a oggi. All'inaugurazione della Fiera, infatti, era presente il Ministro della Cultura brasiliano Marta Suplicy.
Dispiaciuta
per chi non potrà partecipare alla Book Fair bolognese, segnalo la
pagina
Facebook
che potrà render conto di alcuni eventi via YouTube. Ma se riuscite ad andare, vi assicuro che è molto meglio.
Nessun commento:
Posta un commento