Dal
27 al 29 marzo prossimo si terrà presso l'Università “La
Sapienza” di Roma la Conferenza finale dell'ENBaCH
(European
Network for Baroque Cultural Heritage),
nata grazie ai finanziamenti europei del Programma
Cultura 2007-13.
A
conclusione di un percorso iniziato nel giugno 2009 e destinato a
concludersi nel maggio di quest'anno, la rete presenterà i lavori
dei centri di studio e dei ricercatori che hanno partecipato al
progetto. Sono otto
le Università coinvolte, con sede in sei diversi Stati Membri
(Italia, Portogallo, Polonia, Francia, Austria, Germania). Il nostro
Paese annovera, oltre alla “Sapienza”, l'Università degli Studi
di Teramo.
L'ENBaCH
ha permesso a storici
dell'arte, della letteratura, della musica, ma anche della società,
dell'economia, del pensiero politico, delle relazioni internazionali,
dell'identità di genere e della cultura materiale, di incontrarsi e
confrontarsi sul concetto di Barocco, valorizzando i principi
dell'interdisciplinarità e della pluralità degli approcci.
La
Conferenza, il cui programma
definitivo
è consultabile al seguente link,
appare infatti ricca di apporti differenziati, complementari e
convergenti verso una nuova e trans-nazionale esplorazione del
Barocco.
Come
si legge nella presentazione dell'ENBaCH, utile a comprendere le
metodologie e gli obiettivi del progetto e delle ricerche svolte,
«negli ultimi anni si è rivista persino la nozione di Rinascimento,
“mettendosi alle spalle vecchie tradizioni interpretative
imperniate sul principio dell'“equilibrio” e dell'“armonia” e
prestando attenzione anche al suo “lato 'notturno', 'umbratile',
'oscuro'”». Dopo aver citato Michele
Ciliberto
(Figure
in chiaroscuro,
Storia e letteratura, 2001), Professore di Storia della Filosofia
Moderna e contemporanea presso la Normale di Pisa, il gruppo
dell'ENBaCH sottolinea come sia tanto più necessario riconsiderare
anche un Barocco di difficilissima categorizzazione. In particolare,
è considerata limitata e semplicistica la proposta avanzata da José
A. Maravall
nel suo celebre La
cultura del Barocco
(il Mulino, 1999). Per lo studioso spagnolo, i principi cardine del
movimento secentesco sarebbero da ricondurre alla temperie
storico-culturale di un'epoca segnata dall'«instabilità nella vita
sociale e individuale». Un'interpretazione questa, per l'ENBaCH,
inadeguata a comprendere e cogliere le molteplici sfaccettature di un
fenomeno ben più complesso.
Molteplicità
è in effetti uno dei nodi ispiratori della rete europea, che
richiama a più riprese anche il concetto di movimento.
Esso sarebbe essenziale per comprendere lo sviluppo del Barocco
storico, vista la crescita esponenziale della circolazione di uomini,
idee e manufatti documentabile nel '600, come insegna Tomaso
Montanari
nel suo volume Il
Barocco
(Einaudi, 2012).
Le
due giornate di studio e condivisione, intese a offrire un contributo
in questa prospettiva, si presentano con un programma ricchissimo e
stimolante, grazie alla varietà
delle discipline, degli approcci e degli argomenti affrontati,
molto interessanti, e afferenti ai seguenti ambiti:
- l'arte (dalla letteratura alla scultura, dalla musica al teatro, dall'architettura all'urbanistica);
- la scienza;
- la rappresentazione del potere, le relazioni diplomatiche, la legislazione;
- gli scambi epistolari;
- le manifestazioni della religione e della religiosità;
- cultura e mentalità (lette, per esempio, attraverso la rappresentazione del corpo e dei cadaveri);
- usi e costumi (partendo dalla parrucca);
- la mobilità e la circolazione di opere, artisti e tecniche;
- la Roma barocca (incluso il ghetto ebraico), ma anche il Barocco del Baltico, del Portogallo, della Lituania e della Polonia.
Ulteriori
informazioni preliminari vengono fornite, per la maggior parte degli
interventi, da
utili sinossi consultabili al seguente link.
Dopo la “due giorni” di studio, il 29 marzo è prevista una
visita
al Museo
Barocco di Ariccia.
Da
sottolineare che la Conferenza non
è rivolta solo a un pubblico di specialisti, bensì anche a
un'audience giovane e
curiosa del suo passato culturale, tanto più se discusso e
intrigante. Non meno rilevante: l'ENBaCH
ha sollecitato studiosi del Barocco a partecipare presentando le loro
ricerche,
oltre che per dibattere liberamente nell'ottica di un interscambio
che si augura proficuo.
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