Concerning
violence è un viaggio nel
mondo della colonizzazione dal punto di vista di un colonizzato,
secondo la studiosa Gayatri Chakravorty Spivak.
È lei a presentare un film crudo, prezioso (per le interviste e le
immagini d'archivio) e violentissimo, benché non vi sia quasi
traccia di immagini cruente.
Coproduzione
internazionale diretta da Göran Hugo
Olsson, il
documentario ripercorre le fasi della colonizzazione europea in
Africa
(dal Burkina Faso al Mozambico, dalla Rhodesia all'Angola). Si
attraversano, così, le tappe della conquista, dell'insediamento dei
coloni (accompagnato da operazioni di varia “civilizzazione” e
indottrinamento) e dello sfruttamento neocolonialista che non uccide
più (non conviene: serve manodopera). In parallelo, si assiste alla
cancellazione delle identità
culturali locali. Ma la conclusione
è costruttiva. L'Africa che ha perduto sé stessa, per costruirsi
una nuova identità deve attingere a modelli non europei. Serve,
insomma, «un nuovo essere umano», che Olsson ci permette di
intravedere in embrione.